Uno dei gesti più istintivi è quello di portare le nostre mani sulle zone dolenti del nostro corpo. È, probabilmente, il gesto di autocura più antico del mondo. Il calore delle mani, la focalizzazione sul dolore e il desiderio che passi sono il primo, istintivo tentativo di fermare il fastidio, l’irritazione, il dolore.
Quando la pancia è gonfia, infiammata, dolente, facciamo esattamente la stessa cosa: portiamo le nostre mani al ventre nel tentativo di dare sollievo ad un problema che, per la maggior parte degli esseri umani è una costante nella vita perché la nostra pancia è il punto centrale del nostro corpo, l’epicentro delle funzioni di elaborazione, smistamento e scarto del cibo che ingeriamo, il baricentro del nostro equilibrio posturale e, soprattutto, è il posto dove si concentrano le nostre emozioni, le nostre tensioni più profonde, le nostre paure più ataviche.
E se invece di portare semplicemente le mani alla pancia, imparassimo a farci un vero e proprio auto-massaggio per trarre un reale sollievo a gonfiori, sensazioni di dolore e per stimolare l’intestino quando è pigro e rallentato nelle sue funzioni?
È un momento magico, che rafforza l’amore per noi stessi e, soprattutto, funziona!
Possiamo eseguire il nostro auto-massaggio direttamente sulla pelle oppure anche sopra agli indumenti che indossiamo.
Quali sono i passaggi di un auto-massaggio?
La prima manualità del nostro auto-massaggio della pancia per stimolare l’intestino è questo: mattiamoci in posizione supina e portiamo la nostra mano destra al centro, nella parte più bassa della nostra pancia. Mentre la mano destra compie mezzo giro su tutto l’addome iniziamo lo stesso movimento anche con la sinistra, in modo che le nostre mani compiano un giro completo in senso orario, alternandosi tra loro. Questo movimento va fatto per una ventina di volte.
Compiendo questa manovra stiamo già facendo un ottimo lavoro di stimolazione e di movimentazione dei gas e dei liquidi presenti nel nostro addome.
Ora andiamo un po’ più in profondità: poniamo il palmo della mano destra all’altezza dello stomaco, al centro, proprio dove si forma la cavità naturale della nostra gabbia toracica. Appoggiamo la mano sinistra sopra la destra, per dare più intensità al movimento e, con la parte della mano più vicina al polso, imprimiamo un movimento circolare orario non troppo ampio. Facciamo questi piccoli cerchi a mani sovrapposte, con decisione ma senza premere troppo, per una ventina di volte. Noteremo da subito un senso di distensione e di sollievo su stomaco e intestino, che inizieranno a sgonfiarsi in modo evidente.
Adesso portiamo le nostre mani ai due lati della nostra pancia, oblique e con le dita rivolte verso il basso e verso il centro (le nostre creste iliache, le sporgenze laterali del bacino, ci guideranno perfettamente nella posizione corretta). Con la mano destra spingiamo con delicatezza la pancia verso sinistra e, in modo alternato, facciamo lo stesso movimento con la sinistra verso destra. Continuiamo a spingere delicatamente la nostra pancia da destra a sinistra e da sinistra a destra, per una ventina di volte. Questo movimento smuove dolcemente ma in modo efficacissimo le stasi intestinali.
L’ultima fase è quella più tecnica e precisa: appoggiamo la mano destra con le dita rivolte verso il basso sulla parte destra della pancia, quella dove c’è (o c’era, se è stata asportata) l’appendice cecale e sovrapponiamo le dita della mano sinistra per aiutarci ad esercitare una buona pressione. Iniziamo così il nostro viaggio su tutto il colon, muovendo la mano destra in odo lineare verso l’alto, fino a sotto le costole, poi percorrendo orizzontalmente tutta la parte centrale (le dita della mano destra ora sono rivolte a sinistra) e, arrivati a sinistra, scendiamo obliqui verso il basso. Stacchiamo le mani e riprendiamo da destra, ripetendo questo movimento da tre a cinque volte con una pressione moderata e costante.
Questo movimento è un vero e proprio massaggio del colon che aiuta il percorso delle feci fino al retto e, quindi, ne favorisce l’espulsione.
Ripetiamo ancora una volta il nostro primo movimento, quello di rotazione in senso orario su tutto l’addome a mani alterne e abbiamo terminato il nostro prezioso ed efficacissimo auto-massaggio per fare pace con la nostra pancia (e con noi stessi).
È un’occasione speciale per prenderci cura del nostro intestino in modo naturale e per riconnetterci con la parte più profonda di noi, la nostra pancia, una miracolosa fabbrica di trasformazione non soltanto del cibo ma anche di tutta la nostra sfera emozionale. Possiamo eseguire questo massaggio, sempre con rispetto e delicatezza, anche ogni giorno o, comunque, ogni volta che ne sentiamo il bisogno.